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From 20 to 25 June 2022, the Week of Italian Culture will be held as part of the international project Erasmus+ European Arts and Traditions in Italian Language Learning – Pastille in cooperation with the Italian Institute in Krakow. On this occasion, the international conference Mediterraneo – Crocevia di racconti 23-25 June will be held from Thursday to Saturday at the Institute of Classical, Mediterranean and Oriental Studies, 3/4 St Jadwiga Street.
The schedule is attached below: Monday 20 at 19.00: screening of Italian cinema (DCF), hosted by Adam Kruk, Lacci film (The ties), 2020, directed by Daniele Luchetti Tuesday 21 at 19.30: Italian conversation evening (The Spanish Library) Wednesday 22 at 18.30: culinary workshop, ‘panissa e panissette’ (The Spanish Library), hosted by Professor Sonia Barillari, cook: Jakub Emanuel Malec Thursday 23 at 19.00: concert by the Italian artist Roberto Ruggeri (The Spanish Library) Friday 24 at 19.00: Italian literature (The Spanish Library), live reading led by Alessandro Curti Saturday 25 at 19.00: Italian photography (Spanish Library), Genova, porta del Mediterraneo. Genoa the door of the Mediterranean, photography by Gianluca Olcese
All enthusiasts of Italian culture, and more, are welcome 🙂 🙂 Benvenuti a tutti gli appassionati della tradizione italiana, e non solo!
Durante il convegno verrà inoltre presentato il progetto Erasmus Plus European Arts and Traditions in Italian Language Learning – PASTILLE (2019-1-PL01-KA203-065078), dedicato alla costruzione di strumenti didattici innovativi per l’insegnamento della lingua italiana.
4 e 5 maggio 2022
4 maggio ore 14.30 – 19.00 5 maggio ore 9.00 – 13.00 Il convegno ha valore di Corso di Aggiornamento per insegnanti di ogni ordine e grado. Ai partecipanti verrà rilasciato regolare attestato di partecipazione. Per gli insegnati è prevista l’autorizzazione alla partecipazione in orario di servizio.
Direzione del corso: Martina Di Febo: mdifebo68@gmail.com Aula Magna, Via Balbi 2 – Genova Per maggiori informazioni: maurasonia.barillari@unige.it Promotore: Maura Sonia Barillari – Dipartimento di Lingue e Culture Moderne
University of Wrocław, Institute of Classical, Mediterranean and Oriental Studies June 23-25, 2022
The Mediterranean has always been a crucial commercial hub, a privileged point of contact of cultures and traditions: along the routes that ran through it, throughout the Middle Ages, memories of distant places travelled along men and goods: those of the remotest mysterious and charming East or of an unknown North, which gave news of itself through the ‘streets of amber’ that converged on Byzantium. The con- ference is intended as an opportunity to cover a broad spectrum of issues also related to the concept of pilgrimage, both of a religious and academic type, with particular attention the social and political aspects, and the impact on the formation of the unitary image of culture and politics in Europe. We expect to indicate, in addition to the dynamics of a journey that pilgrims made in sacred places, the characteristics of the travelers, the crossroads of tales in the Middle Ages and during the Renaissance. In the heart of the Mediterranean, stories of different origins and nature met, dialectized, mingled and hybridized to become the lifeblood of future ‘European’ literatures.
Research areas
– The medieval Mediterranean and its relations with the East (texts, images, traditions) – manuscript tradition and associated iconography – archaeological sites and finds – linguistic contaminations – philosophical and cultural contaminations – sociological problematics – language teaching through authentic material.
Scientific Committee: Sonia Maura Barillari (University of Genoa), Nina Budziszewska (University of Wro- claw), Ester Fuoco (Santa Giulia Academy of Fine Arts in Brescia), Gianluca Olcese (Wroclaw University), Blazej Stanislawski (Polish Academy of Sciences)
University of Wrocław, Institute of Classical, Mediterranean and Oriental Studies June 23-25, 2022
The Mediterranean has always been a crucial commercial hub, a privileged point of contact of cultures and traditions: along the routes that ran through it, throughout the Middle Ages, memories of distant places travelled along men and goods: those of the remotest mysterious and charming East or of an unknown North, which gave news of itself through the ‘streets of amber’ that converged on Byzantium. The con- ference is intended as an opportunity to cover a broad spectrum of issues also related to the concept of pilgrimage, both of a religious and academic type, with particular attention the social and political aspects, and the impact on the formation of the unitary image of culture and politics in Europe. We expect to indicate, in addition to the dynamics of a journey that pilgrims made in sacred places, the characteristics of the travelers, the crossroads of tales in the Middle Ages and during the Renaissance. In the heart of the Mediterranean, stories of different origins and nature met, dialectized, mingled and hybridized to become the lifeblood of future ‘European’ literatures.
Research areas
– The medieval Mediterranean and its relations with the East (texts, images, traditions) – manuscript tradition and associated iconography – archaeological sites and finds – linguistic contaminations – philosophical and cultural contaminations – sociological problematics – language teaching through authentic material.
Scientific Committee: Sonia Maura Barillari (University of Genoa), Nina Budziszewska (University of Wro- claw), Ester Fuoco (Santa Giulia Academy of Fine Arts in Brescia), Gianluca Olcese (Wroclaw University), Blazej Stanislawski (Polish Academy of Sciences)
Project ‘European Arts and Traditions in Italian Language Learning’ – PASTILLE. Number: 2019-1-PL01-KA203-065078
Participation proposal
name and surname:
university / affiliate study center:
mailing address:
email address:
phone number:
proposal title:
abstract (max. 300 words):
Participation proposals must be received in WORD (.docx) format by May 15, 2022 at the address: gianluca.olcese@uwr.edu.pl
proroga al 29 settembre del termine per l’invio delle proposte di partecipazione
Per i 130 anni dalla fondazione della Società Dante Alighieri (1889-2019)
II convegno internazionale di culture neolatine
Dipartimento di Studi Classici Mediterranei e Orientali dell’Università di Wroclaw
24-25 novembre 2020
Giosue Carducci gioca a briscola, foto di Augusto Righi, 1898 circa (Archivio fotografico di Casa Carducci, A 30.3)
L’Università di Wrocław, la Società Dante Alighieri, l’Università Jagellonica di Cracovia e l’Università di Genova, con l’appoggio della Società Italiana di Filologia Romanza-Scuola, dell’Istituto Italiano di Cultura di Cracovia, dell’Istituto di Archeologia e di Etnologia dell’Accademia Polacca delle Scienze, per ricordare Carducci a 130 anni di attività della Società Dante Alighieri da lui co-fondata, invitano ad inviare delle proposte di partecipazione.
Le relazioni ammesse in programma
coinvolgeranno studiosi di letteratura italiana, di storia della lingua,
filologi romanzi, con una particolare attenzione alle ricadute formative e
didattiche intese a incentivare l’insegnamento della lingua italiana
all’estero.
Sono previsti percorsi di
aggiornamento per insegnanti delle lingue e letterature italiana e romanze. L’attestato
di partecipazione è riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione, Università e
Ricerca.
Lo studio della ‘Filologia Romanza’
deve fare i conti con il carattere e la personalità letteraria e culturale di
colui che per primo ha retto per oltre vent’anni all’Università di Bologna, la cattedra
di Storia Comparata delle Letterature Neolatine oltre a quella di Letteratura
Italiana, Giosuè Carducci, che Benedetto Croce considera l’ultimo ‘omeride’
italiano, l’ultimo grande poeta della storia, ma soprattutto ci troviamo di
fronte alla dimensione Europea che acquisì la sua poesia e il suo pensiero,
grazie altresì alla fondazione della Società Dante Alighieri 130 anni fa per
analizzare lo spirito con cui è stata fondata e trarre un bilancio della sua
eredità. Se la sua produzione lirica è stata ampiamente investigata, meno lo è la
sua attività didattica presso l’Università di Bologna.
Il poeta fu attento indagatore dei
trovatori e della loro lingua nonché, in accordo con lo spirito dei tempi e
dell’impostazione della disciplina, dei miti, delle leggende e delle tradizioni
che dal medioevo riverberavano ancora i loro riflessi sulla contemporaneità,
anche grazie alla lezione del Romanticismo.
Le relazioni ammesse in programma coinvolgeranno studiosi di letteratura italiana, storia della lingua, filologi romanzi, con una particolare attenzione alle ricadute formative e didattiche intese a incentivare l’insegnamento della lingua italiana all’estero. Sono previsti percorsi di aggiornamento per insegnanti delle lingue e letterature italiana e romanze.
Fra i temi che possono essere
oggetto di studio, suggeriamo:
Carducci e Dante
Nel 1904 per l’edizione del suo
ultimo lavoro su Dante, Carducci specifica: «da lui cominciai, con lui
finisco». Come dimostra l’edizione dantesca conservata in casa Carducci,
l’autore ha approfondito lo studio della Commedia, corredandolo di note
interessanti che in alcuni casi sono state sviluppate in studi autonomi
(Sordello). Il tema della ricezione della Commedia e delle opere dantesche, si
sviluppa a partire dagli studi e dalle glosse di Carducci, e dalla sua
produzione letteraria ispirata a Dante, in prospettiva diacronica e europea, e
in continuità con le celebrazioni dantesche 2019-21 a 700 anni dalla morte del
poeta.
Carducci e le letterature medievali
In accordo con un Romanticismo ormai
declinante, in ragione della cattedra di ‘Filologia Romanza’ che il poeta ha
tenuto per oltre vent’anni, Carducci ha studiato alcuni dei più importanti
autori del medioevo romanzo: Jaufré Rudel, Bernart de Ventadorn, Raimbaut de
Vaqueiras e della leggenda di Aleramo. Ulteriori approfondimenti possono essere
frutto dell’indagine sulle lezioni universitarie di Carducci conservate ancora
manoscritte nell’ultima casa del poeta a Bologna, alcune delle quali pubblicate
dall’autore sotto forma di articolo. Ricordiamo inoltre la sua lettura di
Jaufré Rudel alla Palombella di cui abbiamo la relazione giornalistica
tracciata da D’Annunzio.
Carducci e il mondo classico
La classicità è
il filo conduttore della produzione poetica di Carducci, che si distacca sia
dall’ultimo romanticismo sia dall’incipiente tendenza simbolista che nel
secondo Ottocento caratterizzò la poesia europea: orgoglioso delle sue
ascendenze culturali tutte italiane e classiche, rifiutò nettamente i modelli
letterari e culturali provenienti d’Oltralpe. Con le Odi barbare Carducci ha affrontato il difficile problema della
trasposizione in chiave qualitativa di metri espressi in forma quantitativa.
Evidente è altresì la ricezione della tradizione classica nelle scelte
tematiche della lirica carducciana, in particolare ne Le fonti del Clitumno.
Carducci tradotto e traduttore
Carducci ha dimostrato un’estrema perizia nella traduzione di testi medievali e provenzali (Jaufré Rudel, Bernart de Ventadorn, Raimbaut de Vaqueiras) e a sua volta è stato oggetto di traduzione in diverse lingue europee, in polacco le sue opere sono state tradotte, tra gli altri, da Julia Dickstein-Wieleżyńska, Helena Grotowska, Edward Porębowicz, Zenon Przesmycki e Wincent Rzymowski.
Carducci anarchico e l’Italia unita
In rapporto al suo tempo, Carducci
ha dimostrato una duttilità ‘moderna’: da presupposti anarchici (l’Inno a
Satana, il circolo degli Amici pedanti) è arrivato a legittimare l’Unità
d’Italia, al tempo frutto estremo di ideali romantici, appoggiando
l’istituzione monarchica. Tra i fondatori della Società Dante Alighieri, allo
scopo di favorire e promuovere la cultura e la tradizione italiana, laddove pur
avendo una popolazione legata ancora i confini della neonata nazione non erano
arrivati. Carducci stesso è stato trattato, dopo la morte, come uno dei simboli
di movimenti e circoli politicamente e ideologicamente distanti, giustificando
il fatto attraverso artifici e scelte retoriche (Jesi).
I contributi dei partecipanti
saranno selezionati per la pubblicazione su Collectanea – una collana scientifica
dedicata a raccogliere miscellanee di saggi caratterizzati da un’impostazione
interdisciplinare, intesi a investigare un tema comune con strumenti propri ad ambiti scientifici differenti e in
parte complementari (letteratura, filosofia, filologia, linguistica, storia,
critica d’arte, etc.) al fine di proporre un quadro delle problematiche di
volta in volta affrontate improntato alla complessità dialettica.
Virtuosa-mente editore. Gli autori riceveranno, altresì, una versione digitale
del proprio contributo conforme alle direttive ministeriali vigenti.
Inviare il titolo e una breve introduzione della proposta all’email commedia.wroclaw@gmail.com entro il 29 settembre 2020
La quota di partecipazione è di 30
Euro / 120 Złoty
Organizzazione:
Sonia Maura Barillari (Università degli studi di Genova),
Gianluca Olcese (Università di Wrocław),
Luca Palmarini (Università Jagellonica di Cracovia)
Luogo: Istituto di Archeologia e
Etnografia dell’Accademia Polacca delle Scienze (IAE-PAN)
Per i 130 anni dalla fondazione della Società Dante Alighieri (1889-2019)
II convegno internazionale di culture neolatine
Dipartimento di Studi Classici Mediterranei e Orientali dell’Università di Wroclaw
31 marzo – I aprile 2020
L’Università di Wrocław, la Società Dante Alighieri, l’Università Jagellonica di Cracovia e l’Università di Genova, con l’appoggio della Società Italiana di Filologia Romanza-Scuola, dell’Istituto Italiano di Cultura di Cracovia, dell’Istituto di Archeologia e di Etnologia dell’Accademia Polacca delle Scienze, per ricordare Carducci a 130 anni di attività della Società Dante Alighieri da lui co-fondata, invitano ad inviare delle proposte di partecipazione.
Le relazioni ammesse in programma
coinvolgeranno studiosi di letteratura italiana, di storia della lingua,
filologi romanzi, con una particolare attenzione alle ricadute formative e
didattiche intese a incentivare l’insegnamento della lingua italiana
all’estero.
Sono previsti percorsi di
aggiornamento per insegnanti delle lingue e letterature italiana e romanze. L’attestato
di partecipazione è riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione, Università e
Ricerca.
Lo studio della ‘Filologia Romanza’
deve fare i conti con il carattere e la personalità letteraria e culturale di
colui che per primo ha retto per oltre vent’anni all’Università di Bologna, la cattedra
di Storia Comparata delle Letterature Neolatine oltre a quella di Letteratura
Italiana, Giosuè Carducci, che Benedetto Croce considera l’ultimo ‘omeride’
italiano, l’ultimo grande poeta della storia, ma soprattutto ci troviamo di
fronte alla dimensione Europea che acquisì la sua poesia e il suo pensiero,
grazie altresì alla fondazione della Società Dante Alighieri 130 anni fa per
analizzare lo spirito con cui è stata fondata e trarre un bilancio della sua
eredità. Se la sua produzione lirica è stata ampiamente investigata, meno lo è la
sua attività didattica presso l’Università di Bologna.
Il poeta fu attento indagatore dei
trovatori e della loro lingua nonché, in accordo con lo spirito dei tempi e
dell’impostazione della disciplina, dei miti, delle leggende e delle tradizioni
che dal medioevo riverberavano ancora i loro riflessi sulla contemporaneità,
anche grazie alla lezione del Romanticismo.
Le relazioni ammesse in programma
coinvolgeranno studiosi di letteratura italiana, storia della lingua, filologi
romanzi, con una particolare attenzione alle ricadute formative e didattiche
intese a incentivare l’insegnamento della lingua italiana all’estero. Sono
previsti percorsi di aggiornamento per insegnanti delle lingue e letterature
italiana e romanze.
Fra i temi che possono essere
oggetto di studio, suggeriamo:
Carducci e Dante
Nel 1904 per l’edizione del suo
ultimo lavoro su Dante, Carducci specifica: «da lui cominciai, con lui
finisco». Come dimostra l’edizione dantesca conservata in casa Carducci,
l’autore ha approfondito lo studio della Commedia, corredandolo di note
interessanti che in alcuni casi sono state sviluppate in studi autonomi
(Sordello). Il tema della ricezione della Commedia e delle opere dantesche, si
sviluppa a partire dagli studi e dalle glosse di Carducci, e dalla sua
produzione letteraria ispirata a Dante, in prospettiva diacronica e europea, e
in continuità con le celebrazioni dantesche 2019-21 a 700 anni dalla morte del
poeta.
Carducci e le letterature medievali
In accordo con un Romanticismo ormai
declinante, in ragione della cattedra di ‘Filologia Romanza’ che il poeta ha
tenuto per oltre vent’anni, Carducci ha studiato alcuni dei più importanti
autori del medioevo romanzo: Jaufré Rudel, Bernart de Ventadorn, Raimbaut de
Vaqueiras e della leggenda di Aleramo. Ulteriori approfondimenti possono essere
frutto dell’indagine sulle lezioni universitarie di Carducci conservate ancora
manoscritte nell’ultima casa del poeta a Bologna, alcune delle quali pubblicate
dall’autore sotto forma di articolo. Ricordiamo inoltre la sua lettura di
Jaufré Rudel alla Palombella di cui abbiamo la relazione giornalistica
tracciata da D’Annunzio.
Carducci e il mondo classico
La classicità è
il filo conduttore della produzione poetica di Carducci, che si distacca sia
dall’ultimo romanticismo sia dall’incipiente tendenza simbolista che nel
secondo Ottocento caratterizzò la poesia europea: orgoglioso delle sue
ascendenze culturali tutte italiane e classiche, rifiutò nettamente i modelli
letterari e culturali provenienti d’Oltralpe. Con le Odi barbare Carducci ha affrontato il difficile problema della
trasposizione in chiave qualitativa di metri espressi in forma quantitativa.
Evidente è altresì la ricezione della tradizione classica nelle scelte
tematiche della lirica carducciana, in particolare ne Le fonti del Clitumno.
Carducci tradotto e traduttore
Carducci ha dimostrato un’estrema perizia nella traduzione di testi medievali e provenzali (Jaufré Rudel, Bernart de Ventadorn, Raimbaut de Vaqueiras) e a sua volta è stato oggetto di traduzione in diverse lingue europee, in polacco le sue opere sono state tradotte, tra gli altri, da Julia Dickstein-Wieleżyńska, Helena Grotowska, Edward Porębowicz, Zenon Przesmycki e Wincent Rzymowski.
Carducci anarchico e l’Italia unita
In rapporto al suo tempo, Carducci
ha dimostrato una duttilità ‘moderna’: da presupposti anarchici (l’Inno a
Satana, il circolo degli Amici pedanti) è arrivato a legittimare l’Unità
d’Italia, al tempo frutto estremo di ideali romantici, appoggiando
l’istituzione monarchica. Tra i fondatori della Società Dante Alighieri, allo
scopo di favorire e promuovere la cultura e la tradizione italiana, laddove pur
avendo una popolazione legata ancora i confini della neonata nazione non erano
arrivati. Carducci stesso è stato trattato, dopo la morte, come uno dei simboli
di movimenti e circoli politicamente e ideologicamente distanti, giustificando
il fatto attraverso artifici e scelte retoriche (Jesi).
I contributi dei partecipanti
saranno selezionati per la pubblicazione su Collectanea – una collana scientifica
dedicata a raccogliere miscellanee di saggi caratterizzati da un’impostazione
interdisciplinare, intesi a investigare un tema comune con strumenti propri ad ambiti scientifici differenti e in
parte complementari (letteratura, filosofia, filologia, linguistica, storia,
critica d’arte, etc.) al fine di proporre un quadro delle problematiche di
volta in volta affrontate improntato alla complessità dialettica.
Virtuosa-mente editore. Gli autori riceveranno, altresì, una versione digitale
del proprio contributo conforme alle direttive ministeriali vigenti.
Inviare il titolo e una breve introduzione della proposta all’email commedia.wroclaw@gmail.com entro il 29 febbraio 2020
La quota di partecipazione è di 30
Euro / 120 Złoty
Organizzazione:
Sonia Maura Barillari (Università degli studi di Genova),
Gianluca Olcese (Università di Wrocław),
Luca Palmarini (Università Jagellonica di Cracovia)
Luogo: Istituto di Archeologia e
Etnografia dell’Accademia Polacca delle Scienze (IAE-PAN)
Maria Maślanka-Soro (Università Jagellonica di Cracovia), Il rapporto tra testo e immagine negli incunaboli veneziani della Commedia: alcuni esempi
Paolo Aldo Rossi (Università di Genova), Logica e ontologia nel pensiero di Dante
Andrea F. De Carlo (Università l’Orientale di Napoli), Il regno dei cieli in terra. Ispirazioni emotivi del Paradiso dantesco nelle opere dei romantici polacchi
Norbert Mátyus (Università Cattolica Péter Pázmány di Budapest), Come fare l’edizione critica di una traduzione dantesca? Il caso dell’ungherese
Magdalena Žáčková (Università Karlova di Praga), La fortuna della Divina Commedia e delle sue traduzioni in territorio ceco
Ore 12.00: Visita alla sezione manoscritti e stampe antiche della
biblioteca universitaria
Silvia Maria Giugni (Società Dante Alighieri, Roma), L’Inferno di Topolino: una ricezione dantesca agli albori del pop nell’Italia del secondo dopoguerra
Martina Di Febo (Università di Genova): Dante e le manipolazioni ideologiche
Anna Pifko-Wadowska (Università Jagellonica di Cracovia), Dalla Commedia ai canti villerecci. Alcune scelte traduttive di Jan Guszkiewicz
Gianluca Olcese, Agnieszka Gajewa, Ilona Kadys (Università di Wrocław, Società Dante Alighieri), La Divina Commedia nell’insegnamento ai bambini (7-12 anni) in Polonia
Ore 18.00: giro turistico della città
Ore 20.00: cena sociale
Martedì 11 giugno
Ore 10.00: Sessione mattutina – Presiede Maria Maślanka-Soro
Gaetano Lalomia (Università di Catania), Dalla parola-immagine all’immagine: il caso di Paolo e Francesca
Donatella Stocchi-Perucchio (Università di Rochester), Monumenti a Dante: ideologie politiche e arte africana contemporanea
Izabela Mai (Università di Danzica), L’Inferno di Dante e nuovi sistemi di rappresentazione nella cultura audiovisiva
Sonia Maura Barillari (Università di Genova), Fra l’Irlanda e Venezia: innesti danteschi nel Purgatorio di Ludovico di Sur
Ore
12.00: Visita alla collezione d’arte della sezione di studi
ebraici presso la sede delconvegno
Nicolino Applauso (Università Loyola del Maryland, Morgan State University), Il Dante NOTAV e antipopulista degli anni Duemila: Nuove tendenze sulla ricezione politica della Commedia in Italia, in Europa e nel mondo
Luca Palmarini (Università Jagellonica di Cracovia), Il secolo obliquo: la ricezione della Divina Commedia in Polonia tra Ottocento e Novecento
Federico Marchetti (Università di Ferrara), Quattro interpolazioni apocrife nella tradizione manoscritta della Commedia
Federico Guariglia (Università di Verona), La Divina Commedia in Galizia: O divino Sainete di Manuel Curros Enrìquez
Piotr Białecki (Università di Varsavia), Franco Sacchetti commentatore di Dante?
Ore 17.00: Conclusioni
Ore 20.00: Spettacolo teatrale di e con Alessandro Curti, Istituto Grotowski, sala Teatro Laboratorium
Organizzazione: Sonia Maura Barillari, Maria Maślanka-Soro, Gianluca Olcese, Luca Palmarini
PLIDA,
Società Dante Alighieri: sede centrale, comitati di Breslavia e di Cracovia,
Università di Wrocław, Università
Jagellonica di Cracovia, Università degli Studi di Genova
Organizzatori: Sonia Maura Barillari, Maria Maślanka-Soro, Gianluca Olcese, Luca Palmarini
PLIDA, Società Dante Alighieri: sede centrale, comitati di Breslavia e di Cracovia; Società Italiana di Filologia Romanza (SIFR)
Università di Breslavia, Università Jagellonica di Cracovia, Università degli Studi di Genova.
Il convegno ha valore di corso di aggiornamento per insegnanti, con il riconoscimento del Ministero dell’Istruzione Italiano e sarà fornito a chi lo richieda un attestato di partecipazione.
Dante Alighieri è lo scrittore in lingua italiana più studiato al mondo e le pubblicazioni dedicate alle sue opere superano ogni anno quelle per qualsiasi altro autore della penisola. Lungo il percorso che conduce alla commemorazione del VII centenario della morte del poeta, nel 2021, questo convegno si propone di celebrarne la vita attraverso i versi della Commedia, la sua opera più nota le cui radici scavano nelle tradizioni europee, anche ‘laterali’ quale quella che ha portato alla nascita del Purgatorio, e trovano altresì interessanti riscontri in quella araba ad es. nei parallelismi con il Libro della Scala e nei riferimenti testuali ai filosofi arabi nell’anti-Inferno. La ricerca di Dante ha le sue basi tanto nella letteratura colta quanto nella cultura popolare, l’una e l’altra chiaramente percepibili nei personaggi mitici e nelle ambientazioni che popolano il suo universo. Il costante rapporto che il testo intrattiene con il lettore viene colto ed esaltato nelle sue interpretazioni e riletture successive in tutte le diverse forme espressive: letteratura, musica, teatro, fotografia, cinema, pittura, scultura, etc.
Per questo la Commedia dantesca può fornire un’importante base per favorire l’apprendimento linguistico, come fattore motivazionale, e come oggetto indipendente di studio e ricerca al di fuori dell’Italia. Si pensi ad esempio al suo adattamento per un pubblico molto giovane rappresentato da L’Inferno di Topolino, testo a fumetti di Guido Martina e Angelo Bioletto, o, nella letteratura polacca, alla Non-divina commedia (Nie-Boska komedia) di Zygmunt Krasiński, o ancora a testi di esplicita denuncia sociale quale l’anonimo Canto 33-bis, o la fortuna letteraria (e non solo) di alcuni personaggi danteschi, come Francesca da Rimini, Cunizza da Romano, Manfredi, o ancora di Ulisse ad es. nell’ironica parodia de L’ipotesi di Guido Gozzano. Si evidenzia inoltre l’importante stimolo culturale che la Commedia – la cui ricca tradizione manoscritta è ancora costante oggetto di ricerca – ha saputo dare in area germanica per la fondazione di circoli di intellettuali interessati allo studio e all’interpretazione del testo, che da Dresda si sono espansi in tutto il territorio di lingua tedesca, di cui è frutto la traduzione ancora attuale in lingua tedesca di Giovanni di Sassonia, pubblicata sotto lo pseudonimo di Philaletes. Si tengano inoltre presenti le opere musicali aventi quale fonte ispiratrice la Commedia, come la nota sinfonia di Liszt, e quelle pittoriche di cui offrono esempi illustri la Barca di Dante dipinta da Delacroix, le opere di Botticelli, di William Blake, di Salvador Dalí, nonché le illustrazioni di Gustave Dorè, infine le molte trasposizioni cinematografiche, prima fra tutte L’inferno, film muto italiano del 1911 che proprio alle illustrazioni del Doré si è ispirato.
Si invita a proporre interventi riconducibili alle seguenti linee-guida:
– riletture e riscritture letterarie (parodia, satira, adattamenti)
– arti figurative
– trasposizioni cinematografiche
– testi musicali
– traduzioni
– tradizione manoscritta
– didattica
La partecipazione al convegno prevede il versamento della quota di tesseramento di 120 Zloty o di 30 Euro alla Società Dante Alighieri, Comitato di Wroclaw.
Ai relatori e agli insegnanti iscritti al corso di aggiornamento sarà consegnato un attestato di partecipazione.
I contributi dei partecipanti saranno selezionati per la pubblicazione su Collectanea – una collana dedicata a raccogliere miscellanee di saggi caratterizzati da un’impostazione interdisciplinare, intesi a investigare un tema comune con strumenti propri ad ambiti scientifici differenti e in parte complementari (letteratura, filosofia, filologia, linguistica, storia, critica d’arte, etc.) al fine di proporre un quadro delle problematiche di volta in volta affrontate improntato alla complessità dialettica. Virtuosa-mente editore. Gli autori riceveranno, altresì, una versione digitale del proprio contributo conforme alle direttive ministeriali vigenti.
Lingue principali: italiano, polacco, tedesco, francese, inglese (la possibilità di svolgere la relazione in altre lingue sarà valutata dagli organizzatori).
Termine per l’invio delle proposte è il 25 aprile, via posta elettronica, con informazioni personali del relatore comprensive di titolo dell’intervento e abstract nella lingua scelta per la presentazione, da inviare alla segreteria del convegno, Giovanni Jarre: commedia.wroclaw@gmail.com
IBAN del conto in Euro: PL41 1750 0012 0000 0000 3665 3337
BIC/SWIFT: PPABPLPK
Conto in Zloty: 19 1750 0012 0000 0000 3665 3248