
Corso di storia del Cinema Italiano, docente Adam Kruk, discussione dopo il film con gli studenti, realizzato in collaborazione con la Società Dante Alighieri. Incontro in occasione del festival Docs Against Gravity, 2018 (foto, Gianluca Olcese)
Corso di storia del Cinema Italiano, docente Adam Kruk, discussione dopo il film con gli studenti, realizzato in collaborazione con la Società Dante Alighieri. Incontro in occasione del festival Docs Against Gravity, 2018 (foto, Gianluca Olcese)
Paradiso della Terra: allestimenti in acqua nei palazzi normanni della Sicilia – Prof. Hans-Rudolf Meier. TU-Dresden 30/1/2018
Il prof. Dr. Hans-Rudolf Meier ha parlato del programma edile durante il breve periodo della dinastia Hauteville, che rivendicava il proprio potere come punto d’intersezione di tre diverse culture del Meditteraneo. Particolarmente degno di nota in questo programma è l’uso dell’acqua, dimostrato anche nelle descrizioni contemporanee, così come testimoniano gli edifici stessi e le strutture circostanti. Organizzazione a cura dell’Italien-Zentrum della TU-Dresden.
Lo scrittore siciliano Giorgio Vasta ci offre un viaggio multimediale a Palermo: “Palermo: qui, altrove” dovrebbe essere la presentazione pittorica ai quartieri di Palermo che sono finora poco conosciuti. Le impressioni visive offerte da fotografia e film sono completate dalla lettura di brani letterari tratti dai libri di Fulvio Abbate, Salvo Licata e Giuliana Saladino. Presenta la serata la prof.ssa Elisabeth Tiller, traduce il prof. Thorsten König, organizzazione a cura dell’Italien-Zentrum della TU-Dresden.
Martedì, 23/01/2018 alle 19:00, Literaturhaus Villa Augustin, Antonstraße 1
Un incontro nella vicina Dresda per discutere e confrontarsi con i metodi e la grande esperienza della prof.ssa Pierangela Diadori (Università per Stranieri di Siena): “ll cinema nella didattica dell’italiano come lingua straniera: dal dialogo filmico al dialogo in classe“. Edizione 2017 della Settimana della Lingua italiana nel mondo dedicata al tema “L’italiano al cinema, l’italiano nel cinema”, Italien-Zentrum, Tu-Dresden (foto di Gianluca Olcese, Dresda, 17/10/17)
I corsi di lingua iniziano con le immagini più caratteristiche dell’Italia: siamo il riflesso di queste immagini, per chi ci guarda. Uno stereotipo può condizionare l’osservatore, che vede persone e cose sotto una certa luce, ma anche l’osservato, quando indossa un pregiudizio come una maschera, per scelta consapevole o a suo malgrado.
vi invitano:
Ewa Górniak Morgan „Venice My Love” , Esteri, Wrocław 2017
Perché Venezia? Perché amore? Venezia è un sogno che si fa realtà, talismano della felicità, icona di bellezza, luna di miele. È un linguaggio comune perché è collegato alla bellezza. Venezia incarna il nostro amore, soddisfatto e insoddisfatto, è il palcoscenico dei nostri desideri. A Venezia, reale o immaginaria, ognuno è una star perché interpreta il film più popolare del mondo. Basta ricordare il suo nome e lo sguardo si fa grande. La presentazione del libro di Ewa Górniak Morgan, vera e propria lettera d’amore alla città in cui vive da tanti anni, è anche l’occasione per presentare alcune tra le più belle fotografie che corredano il volume, e per parlare delle feste tradizionali di Venezia.
Ewa Górniak Morgan
nata nel 1972 a Łódz; autrice, poetessa e traduttrice, da 20 anni vive a Venezia
(Chiedimi se sono felice, Italia, 2000) Reżysery Aldo, Giovanni e Giacomo, Massimo Venier, Paolo Cananzi, Walter Fontana, Graziano Ferrari. Z: Aldo Baglio, Giovanni Storti, Giacomo Poretti, Marina Massironi, Silvana Fallisi, Paola Cortellesi, Daniela Cristofori.
Aldo, Giovanni e Giacomo to jeden z najbardziej popularnych i ulubionych włoskich trio. Od 1991r. oni grają główną rolę w wloskich teatrach, programach telewizyjnych oraz w kinach.
Ich styl komedii jest ostry i znakomity, mimo ze prosty. Oni dogodnie równoważą werbalny dowcip i niesamowitą mimikę. To widać w ich scenach, które są podobnie obecne w sztukach teatralnych, w ich programach telewizyjnych oraz w ich filmach.
Teatr to własnie temat dzisiejszego filmu: to historia trzech nierozłącznych kumpli, aspirujących do miana aktorów i ich katastrofalnym wręcz życiu uczuciowym – dlatego że oni nie widzieli się od trzech lat. Historia zaczyna się kiedy Giacomo szuka Giovanni jeszcze raz: Aldo jest na Sycylii i jest bardzo chory. Tak chory, że może umrze…
Zaczyna się jeszcze raz podroż (podobnie jak w filmie Tre uomini e una gamba), ale tym razem pociągiem, i dlatego oni się nie zgubią. Jednak oni już się zgubili kiedy rozstali się, i widzimy jak to się stało dzięki retrospekcjom.
Filmy Aldo, Giovanni e Giacomo zawiera wiele włoskich piosenek. W tym filmie, bardzo znana jest scena, w której Aldo uczy Giacomo jak imponować kobietom nietypowym wykładem, cytując piosenkę Teorema Marca Ferradiniego, w legendarnej scenie w supermarkecie.
Inne piosenki filmu to Samuela Bersaniego, którego teksty są często używane przez Aldo, Giovanni e Giacomo jako komentarzy do ich scen (też w Tre uomini e una gamba).
Język używany przez Aldo, Giovanni e Giacomo często odnosi się do kultury popularnej włoskiej oraz do dialektów. To najbardziej dotyczy Aldo, którego sycylijskie pochodzenie jest często podkreślane przez Giovanni i Giacomo pochodzących z Mediolanu.
(Italia, 2000) Regia Aldo, Giovanni e Giacomo, Massimo Venier, Paolo Cananzi, Walter Fontana, Graziano Ferrari. Con Aldo Baglio, Giovanni Storti, Giacomo Poretti, Marina Massironi, Silvana Fallisi, Paola Cortellesi, Daniela Cristofori.
Aldo, Giovanni e Giacomo è un trio comico tra i più celebri e amati d’Italia. Attivi dal 1991, i tre sono apparsi in molti spettacoli teatrali e televisivi e film di successo.
Il trio si contraddistingue per una comicità vivace e brillante, sebbene semplice e mai eccessiva. Le loro gag sanno combinare come pochi altri battute verbali e mimica facciale, elementi entrambi cruciali nei loro sketch, che caratterizzano la loro intera carriera – inclusi i loro film.
Il Leitmotiv del film di oggi è proprio il teatro: Aldo, Giovanni e Giacomo interpretano tre aspiranti attori e vecchi amici che sognano di mettere in scena la loro prima produzione, il Cyrano di Bergerac, quando una serie di incomprensioni e litigi porta il gruppo a dividersi. Il film comincia nel momento in cui Giacomo si reca da Giovanni per dargli una triste notizia: Aldo, che ora è in Sicilia, sta molto male, e forse sta per morire…
Si ripete il tema del viaggio, come in Tre uomini e una gamba, ma questa volta il treno che attraversa l’Italia non premette agli uomini di perdere la strada. Tuttavia, essi paiono averla già persa nel momento in cui si sono divisi, e il film ci fa scoprire il perché con una serie di flashback.
Come molti dei film del trio, anche Chiedimi se sono felice contiene molte canzoni italiane contemporanee. Una di queste, Teorema (di Marco Ferradini) viene citata da Aldo in una mitica scena al supermercato, in una lezione poco convenzionale su come conquistare una donna. Le altre canzoni del film sono di Samuele Bersani, i cui testi sono spesso scelti da Aldo, Giovanni e Giacomo come veri e propri commenti alla scena in cui sono ospitati (come era già accaduto per esempio in Tre uomini e una gamba).
Lo stesso linguaggio si riferisce spesso a elementi della cultura pop italiana, ed è arricchito da espressioni dialettali, in particolare nel caso di Aldo, le cui origini siciliane non mancano di essere messe in contrasto con i milanesi Giovanni e Giacomo.
Giacomo Bosio