Sambuco. Questa pianta in polacco è “bez“, nome che letteralmente significa “senza”: è un’espressione della vegetazione spontanea, che in Italia resta ai margini della città. In primavera forma dei germogli fioriti che crescono in ciuffi profumati e d’estate formano delle bacche officinali – ritratte qui all’inizio dell’autunno, al limite del fossato cittadino sulla riva dell’Oder. Ricordo i sambuchi da bambino nella casa dei nonni, ai limiti del bosco, ritrovandoli diffusamente a Breslavia. L’estate di ottobre ha mantenuto le bacche appese ai rami; ora la pianta è rimasta “bez“, senza frutti, senza fiori, senza foglie. Novembre, l’estate fredda.
Il cielo in una stanza, Leśnica
Luci e ombre, Wrocław
Parco teatrale, Wrocław
La sorpresa, Wrocław
Fiori, Breslavia
I fiori su un tavolino, in un bar, in un locale – quando non si può stare all’aperto – è l’inizio di una buona compagnia, con un’altra persona, con qualcosa da leggere o un taccuino da scrivere: il clima è subito più allegro (foto di Gianluca Olcese, giugno 2017, in alto Breslavia, in basso Dresda)