I problemi più profondi della vita moderna scaturiscono dalla pretesa dell’individuo di preservare l’indipendenza e la particolarità del suo essere determinato di fronte alle forze preponderanti della società, dell’eredità storica, della cultura esteriore e della tecnica – l’ultima metamorfosi della lotta con la natura che l’uomo primitivo deve condurre per la sua esistenza fisica… In tutto ciò agisce lo stesso motivo fondamentale: la resistenza del soggetto a venir livellato e dissolto all’interno di un meccanismo tecnico-sociale… La base psicologica su cui si erge il tipo delle individualità metropolitane è l’intensificazione della vita nervosa, prodotta dal rapido e ininterrotto avvicendarsi di impressioni interiori ed esteriori. (Georg Simmel, La metropoli e la vita dello spirito, 1903)